venerdì 23 gennaio 2015

BULLISMO E DIPENDENZA NELLE SCUOLE. INCONTRO CON GLI STUDENTI ALLA PREFETTURA DI PIACENZA


La Prefettura di Piacenza è stata affollata, in data 11 dicembre 2014, dai ragazzi delle scuole medie superiori. Occasione: incontro sui fenomeni del bullismo, del consumo e spaccio di droga nelle scuole.

A rispondere alle numerose domande degli studenti erano presenti il dirigente della Squadra mobile della questura di Piacenza, il responsabile della Polizia postale, un educatore, il direttore del Servizio per le tossicodipendenze (Sert) di Piacenza e, quali testimonial, due giovani atlete della squadra Nordmeccanica Rebecchi Volley.

L'incontro ha visto una grande partecipazione oltre che dei docenti, soprattutto di studenti, molti dei quali hanno formulato numerose domande, dimostrandosi particolarmente interessati ai temi trattati.
"Non restare immobili davanti a episodi di bullismo - è stato uno dei messaggi lanciati ai ragazzi durante l'incontro - ma andare a denunciare e a sporgere querela, non spaventarsi e parlarne in famiglia per il bene proprio e anche per quello dei bulli".

Parlando di cyber bullismo, è stato evidenziato che "chi si rivolge alle Forze di Polizia deve capire dove finisce lo scherzo e inizia il reato. Molti pensano che uno scherzo su internet resti in un mondo virtuale, ma in realtà non è così. L'anonimato su internet non esiste: è possibile risalire alle reti usate dai bulli e quindi ai bulli stessi. In provincia di Piacenza almeno una persona alla settimana si rivolge alla polizia postale per denunciare di essere vittima di cyber bullismo con offese e ingiurie tramite social network e blog".
Inoltre, è stato fatto notare che "i casi di bullismo accadono in prevalenza durante la ricreazione, nel tragitto casa-scuola e nel cambio dell'ora di lezione. Sono questi i momenti in cui questi episodi si verificano al 90 per cento dei casi".

Sulla dipendenza degli stupefacenti è stato spiegato ai ragazzi che "È difficile capire come questo accada, ci sono sostanze che facilitano lo sviluppo della dipendenza. Entrano in gioco anche lo stile di vita del singolo. Non sempre si inizia a fare uso di sostanze stupefacenti perché si è in difficoltà e si hanno problemi, magari fosse così semplice! Spesso si inizia per emulazione o perché, ed è il caso del doping, si ha bisogno si un "aiuto" per emergere o stare bene, essere accettati dal gruppo".

Nella circostanza, infine, il Direttore del Sert, sempre nel contesto delle iniziative auspicate dalla Prefettura, ha annunciato un progetto che verrà avviato nelle prossime settimane che, in collaborazione con il Comune, vedrà la presenza di esperti nei luoghi di aggregazione giovanile per intercettarne i disagi.




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